La Sicurezza Psicologica è il principale fattore di successo per i team e la necessità di garantire un ambiente di lavoro psicologicamente sicuro è più urgente che mai in tutte le organizzazioni.
La Sicurezza Psicologica è particolarmente efficace nel migliorare l’esperienza lavorativa e ridurre il turnover tra donne, persone di colore, lavoratori LGBTQ+, persone con disabilità e individui provenienti da contesti economicamente svantaggiati.
Cos’è e cosa non è la Sicurezza Psicologica
La Sicurezza Psicologica si riferisce alla convinzione condivisa che sia sicuro esprimersi e assumere rischi senza timore di essere criticati o penalizzati. Le persone che si sentono psicologicamente sicure sono più propense a mettere in discussione lo status quo per innovare, ammettere errori e vedere i fallimenti come opportunità di crescita. Tuttavia, non deve essere interpretata come una giustificazione per esprimere opinioni che possano danneggiare l’inclusione altrui.
Esistono alcuni miti da sfatare:
- Non significa evitare i conflitti, ma creare un ambiente in cui le persone si sentano libere di dissentire con rispetto.
- Non implica tollerare scarse prestazioni, bensì fornire feedback costruttivi per favorire la crescita.
- Non è responsabilità solo del team, poiché sono i leader a dover dare l’esempio.
- Non serve solo ai team in difficoltà, ma aiuta tutte le squadre, aumentando creatività, apprendimento e innovazione.
L’impatto della Sicurezza Psicologica
Quando i leader adottano un approccio empatico, le persone riportano livelli più elevati di motivazione, felicità e senso di appartenenza, con un impatto diretto sulla retention. Il rischio di abbandono scende dal 12% al 3% tra chi si sente psicologicamente sicuro.
I benefici sono particolarmente significativi per gruppi svantaggiati:
- Retention quadruplicata per donne e persone di colore
- Retention quintuplicata per persone con disabilità.
- Retention sestuplicata per lavoratori/lavoratrici LGBTQ+.
Senza Sicurezza Psicologica, il rischio di abbandono tra persone LGBTQ+ è del 18% rispetto al 12% di persone etero e cisgender. Ma con alta Sicurezza Psicologica, il rischio scende al 3% per tutti.
Le azioni dei leader empatici
I leader hanno un impatto fondamentale sulla creazione di un ambiente psicologicamente sicuro. Ecco alcune pratiche chiave:
- Dedicare tempo alla condivisione e all’apprendimento: creare momenti nei meeting per condividere esperienze personali e favorire la connessione umana.
- Organizzare riflessioni di team: fornire spazi per valutare come sta lavorando il team e migliorare il clima.
- Essere aperti e autentici: ammettere i propri errori per incoraggiare gli altri a fare lo stesso.
- Criticare il lavoro, non la persona: dare feedback focalizzandosi sul miglioramento del contenuto, non sull’autore.
- Affrontare i problemi direttamente: incoraggiare un dibattito costruttivo per risolvere tensioni e malintesi.
- Considerare il contesto culturale: comprendere che non tutti si sentono a proprio agio nel condividere subito e rispettare i tempi individuali.
Conclusioni
Molte aziende si impegnano a costruire team diversificati, ma senza Sicurezza Psicologica questi talenti rischiano di non prosperare. I leader devono ascoltare attivamente, valorizzare prospettive diverse e affrontare tensioni con consapevolezza. Creare un ambiente sicuro permette di sfruttare la creatività e le intuizioni derivanti dalla diversità, aumentando l’innovazione e migliorando le performance aziendali.
*La presente sintesi è stata realizzata con l’IA e rivista dai consulenti PRIMATE.
**Fino ad ora abbiamo utilizzato un linguaggio inclusivo inserendo i corrispettivi femminili dei termini e usando la vocale schwa (ə) quando possibile; purtroppo diversi lettori ci hanno segnalato che queste soluzioni rendevano poco scorrevoli gli articoli, pertanto abbiamo scelto di ripristinare le frasi al maschile solo per facilitare la lettura.